samedi 29 décembre 2007

Le vert


La nature est vraiment d'une belle couleur verte !!


Vue d'Agrigente, au fond




Le maquis et la garrigue méditérranéens



Dans le coeur de la Sicile on trouve des arbres à fueilles coriaces et sempervirentes, capables de résister à la sécheresse estivale grace aux adaptations de leur feuillage. Ces forets spontanées sont aujourd'hui réduites à des rares vestiges dispersés, car, depuis des siècles,l'homme et ses animaux ont anéanti la quasi totalité du manteau forestier méditerranéen. Les forets sont désormais remplacées par des formes dégradées de végétation ligneuse, appelées maquis et garrigue.






Un palmier : en Europe, si le sapin représente Noël, le froid et la montagne, le palmier symbolise les Tropiques, le voyage, les vacances...
Le figuier de Barbarie. In nessun'altra parte del Mediterraneo il ficodindia si è diffuso come in Sicilia e a Malta, dove, oltre a rappresentare un elemento costante del paesaggio naturale, è divenuto anche un elemento ricorrente nelle rappresentazioni letterarie e iconografiche dell'isola, fino a diventarne, in un certo qual modo, il simbolo.





















Les jardins de Piazza Armerina, une commune de la province de Enna.

2 commentaires:

blogmaster a dit…

A testimonianza di quanto il fico d'India sia legato, nell'immaginario collettivo, alla Sicilia, vale la pena citare un aneddoto (riportato nel libro di Barbera e Inglese Ficodindia - v. bibliografia) secondo il quale Natale Giaggioli, storico fotoreporter palermitano, constatando la propensione dei grandi quotidiani a pubblicare foto di omicidi solo se sullo sfondo si intravedeva un fico d'India, se ne portava sempre uno di cartapesta nel bagagliaio dell'auto, tirandolo fuori quando arrivava sulla scena del delitto.
( da Wikipedia )

blogmaster a dit…

Confettura di fichi d'India

Ingredienti

1,5 kg di fichi d'India
1 limone
500 g di zucchero semolato

Preparazione :

Mettere i fichi d'India a bagno in acqua corrente per 1 ora; scolarli e spostarli in un tegame, senza togliere la buccia.
Mettere il coperchio e cuocere, senza aggiungere acqua, per 15 minuti;
Sbucciare e passare la frutta al passaverdura.
Versare il passato in un tegame a fondo spesso e lasciare asciugare, su fiamma molto bassa, per una decina di minuti.
A questo punto, aggiungere lo zucchero, il succo e la scorza di limone grattugiata e fare addensare, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Appena la confettura sarà densa al punto giusto, spegnere il fuoco e versarla nei barattoli sterilizzati.
Tappare e capovolgere per qualche minuto; poi, rigirare i contenitori e farli raffreddare completamente, prima di riporli in luogo buio e asciutto.